Il food&beverage italiano fa il botto negli Emirati Arabi

Alla scoperta dell’export del food&beverage italiano in occasione di Gulfood 2025

Nei giorni scorsi (17-21 febbraio), si è tenuta a Dubai la trentesima edizione di Gulfood, la fiera dedicata al food&Beverage più importante del Medio Oriente. Perché parlarne qui? Perché l’internazionalizzazione d’impresa e i processi che sottende sono il nostro core business e perché negli Emirati Arabi Uniti le aziende italiane del settore hanno dato una grande prova di forza. 

food&beverage

Che cos’è Gulfood?

Tenutosi per la prima volta nel 1987, Gulfood è diventato negli anni uno dei più potenti trade hub al mondo dedicati al food&beverage. Gli operatori del settore sono in genere concordi nel definirlo come l’evento di settore più internazionale che esista, con espositori e visitatori che provengono da ogni parte del mondo: quest’anno è stato dato il benvenuto a Kosovo, Madagascar, Zambia e Mauritius.

Gulfood è un appuntamento agognato da molti, ma l’organizzazione suggerisce la presenza di aziende ben strutturate, che abbiano già esperienza sui mercati esteri. Proprio per questo motivo, CircoloB2B può rivelarsi il partner ideale per chiunque voglia crescere ed espandersi oltre i confini italiani, assicurandosi così un posto a fiere di tale portata. 

I dati 

Nell’edizione 2024, i numeri registrati da Gulfood sono stati impressionanti: si parla di 5.500 aziende espositrici, provenienti da 127 paesi, che hanno presentato oltre 150.000 nuovi prodotti che celebrano l’incontro tra tradizione ed innovazione, per un futuro alimentare migliore. Oltre 190, invece, i paesi di residenza dei visitatori.   

Ad oggi, le vendite del food&beverage italiano negli Emirati Arabi valgono 334 milioni di euro: siamo al quarto posto nella classifica dei paesi esportatori in questo paese. Ci troviamo, dunque, in una posizione di leadership, consolidata dall’aumento del 6% delle esportazioni nell’ultimo anno. 

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Nel food, tra i comparti che stanno vivendo la maggiore espansione spiccano quello dei latticini e quello dei prodotti da forno: il primo registra un aumento del 36% e vale 30 milioni di euro, mentre il secondo cresce del 23%, raggiungendo quota 55 milioni in termini di export. Bene anche il settore del beverage, dove per bevande, liquori ed aceti si segnala un incremento del 32% e un valore di circa 29 milioni di euro.  

Matteo Zoppas, presidente dell’Agenzia Ice (l’agenzia governativa per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), ha dichiarato in merito al successo del f&b italiano negli Emirati: 

“Esiste tra i nostri Governi un’ottima relazione, come dimostra anche il Business Forum “Italia Emirati Arabi”, che si terrà a Roma e che alla presenza della premier Meloni, del ministro degli Esteri, Antonio Tajani e dell’emiro Sultan III bin Muhammad al-Qasimi. […] Negli Emirati Arabi, grazie anche alla presenza di una forte componente straniera della popolazione, al contrario di quanto pensano in molti, anche prodotti quali la carne di suino e il vino hanno un mercato”.

Fonti: ansa.it, gulfood.com


Partecipare ad eventi come Gulfood significa inserirsi in un contesto globale, dove creare nuove relazioni commerciali. Per fare questo, affidati alla nostra esperienza nella definizione di strategie di internazionalizzazione: contattaci per una consulenza ed entra anche tu a far parte del mondo di CircoloB2B!

Ti è piaciuto l’articolo? Leggi anche “Il sogno americano dei formaggi DOP”.

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