Come si ottiene il rosato perfetto?
La colorimetria tristimolo, sviluppata dai Comitati intersettoriali di Ottica (Cie) e da quelli enologici (Oiv), rappresenta un’innovazione rivoluzionaria per il settore del vino rosé. Questa tecnica, già utilizzata nell’elaborazione di immagini digitali e nel fotoritocco, permette di analizzare il colore del vino in modo preciso, oggettivo e dettagliato, fornendo dati preziosi sia ai tecnici di cantina che ai professionisti del marketing.
Come funziona la colorimetria tristimolo?
Il rosé, nel panorama enologico, si declina in una vasta gamma di sfumature che spaziano dal giallo al rosso, variando in intensità, luminosità e tonalità. Il modello CIElab, basato sulla colorimetria tristimolo, permette di ottenere i parametri Lab:
- L: Luminosità, indica quanto un colore appare chiaro o scuro;
- a: Dominanza del rosso sul verde;
- b: Dominanza del giallo sul blu.
Da queste grandezze derivano la tonalità “h” e la saturazione “C”, che consentono di classificare con estrema precisione e completezza le informazioni cromatiche del vino.
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