L’importanza della catena del freddo per la filiera brassicola lombarda
Quando si parla di birra artigianale, si entra in un mondo di eccellenza, dove ogni dettaglio è essenziale per garantire un prodotto di qualità superiore. La catena del freddo è uno di questi dettagli imprescindibili. Ma cos’è, esattamente, la catena del freddo, e perché è così importante?
Con “catena del freddo” si fa riferimento all’insieme di operazioni che assicurano il mantenimento di una temperatura costante durante tutte le fasi del ciclo di vita della birra: dalla produzione, allo stoccaggio, fino alla distribuzione e alla vendita al dettaglio. Questo processo è cruciale per preservare le caratteristiche organolettiche della birra artigianale che, a differenza di quella industriale, non è pastorizzata né filtrata.
Un esempio eloquente è rappresentato dalle birre luppolate, come le IPA, le cui note aromatiche e gustative possono deteriorarsi rapidamente se non conservate adeguatamente. Mantenere una temperatura tra i 4 e i 7 °C consente a queste birre di mantenere intatte le loro proprietà per mesi, garantendo al consumatore un’esperienza autentica e di alta qualità.
Le sfide legate alla catena del freddo non sono banali: richiedono investimenti significativi in infrastrutture refrigerate, una logistica ben organizzata e una formazione adeguata per tutti gli operatori coinvolti.
Un territorio d’eccellenza
La Lombardia non è solo il motore economico d’Italia, ma anche un polo d’eccellenza per la birra artigianale. Con oltre 400 birrifici attivi e una produzione di 600.000 ettolitri di birra artigianale nel 2022, la regione si colloca al vertice del panorama brassicolo italiano.
Questa vivacità imprenditoriale si estende anche alla coltivazione del luppolo, una risorsa strategica per il settore. Sebbene l’Italia importi ancora il 90% del luppolo, in Lombardia stanno nascendo progetti innovativi per svilupparne la produzione locale. Attualmente, i luppoleti lombardi si concentrano nelle province di Bergamo, Mantova e Milano, per un totale di circa 8 ettari coltivati. Inoltre, sette luppoleti sperimentali stanno testando diverse varietà di luppolo, con l’obiettivo di creare una filiera interamente Made in Italy.
La nuova legge a sostegno della filiera
Consapevole del valore strategico del settore, Regione Lombardia ha approvato una legge per sostenere la filiera brassicola. Questa normativa mira a rafforzare l’intero ecosistema brassicolo, incentivando la coltivazione del luppolo, promuovendo le eccellenze locali e favorendo l’innovazione tecnologica.
Tra le principali misure introdotte dalla legge troviamo:
- Incentivi economici per le aziende agricole che decidono di avviare o ampliare la coltivazione del luppolo.
- Sostegno ai birrifici artigianali attraverso fondi destinati all’innovazione tecnologica e al miglioramento delle infrastrutture.
- Formazione e promozione per diffondere le competenze necessarie a valorizzare le risorse locali e costruire una filiera brassicola sostenibile.
Questa legge non è solo una risposta alle esigenze del settore, ma un vero e proprio strumento per valorizzare il Made in Italy, trasformando la Lombardia in un modello di eccellenza brassicola a livello europeo.
La cura al dettaglio è dunque una prerogativa nella produzione di birre artigianali ed è riscontrabile anche nel loro packaging; scopri di più leggendo il nostro articolo: “Arte, marketing e sostenibilità si incontrano nelle lattine di birra“.
Grazie a CircoloB2B avrai l’opportunità di entrare in contatto con gli attori attivi nella filiera, in modo tale da garantire la piena qualità dei prodotti.
