La roadmap italiana del vetro per la decarbonizzazione

Gli obiettivi per i prossimi 10 anni

La sfida della decarbonizzazione è l’obiettivo principale dell’industria italiana del vetro. Per raggiungere questo obiettivo, l’industria sta adottando una strategia multidimensionale e coordinata lungo l’intera catena del valore.

Cinque goals per un vetro più green

Il programma di decarbonizzazione prevede diverse iniziative, tra cui:

  • l’elettrificazione di strutture;
  • l’aumento dell’energia da risorse rinnovabili;
  • l’utilizzo di nuovi combustibili a basse emissioni di carbonio;
  • l’imballaggio alleggerito per limitare le emissioni associate alla produzione e ai trasporti;
  • l’incremento dell’impiego del rottame in produzione (solo entro il 2022, grazie a questa soluzione è stato risparmiato più di un milione di tonnellate di emissioni dirette).

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Incentivi per la decarbonizzazione organizzata

Nel biennio 2021/2022 gli investimenti per la riduzione dei consumi e delle emissioni hanno tracciato un netto cambio di paradigma, che ora dovrà essere supportato da sistemi di incentivazione a sostegno delle imprese, analogamente a quanto accaduto in Germania e nel resto del mondo.

Il rapporto sulla sostenibilità redatto da Assovetro, l’Associazione degli Industriali del Vetro, evidenzia l’impegno green delle aziende del settore: il 68% del campione analizzato ha formalizzato una roadmap per la decarbonizzazione entro il 2030 o il 2050.

I risultati

L’industria italiana del vetro riveste un’importanza strategica su scala continentale, rappresentando il 21.3% della produzione europea di imballaggi.
Nel 2022 la quota di energie rinnovabili sul totale dei consumi ha segnato un +1% rispetto all’anno precedente, superando l’11%.

L’industria, tra il 2016 e il 2022, è riuscita a ottenere risultati importanti nel contenimento del consumo di acqua (39%) e nella riduzione delle emissioni non solo di CO2, ma anche di NOX (41%), SOX (49%) e polveri (53%).
Inoltre, il peso medio delle bottiglie di vino è diminuito del 12% nell’ultimo decennio, mentre l’utilizzo del rottame di vetro nella produzione di imballaggi scuri ha raggiunto l’85/87%.

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L’impatto della crisi

L’inflazione e la crisi geopolitica hanno innescato una crisi dei consumi che ha avuto alcune ripercussioni anche sul mercato appartenente all’industria dell’imballaggio. Nel 2023 la produzione di vetro cavo è diminuita del 5.3% per le bottiglie e dello 0.9% per i vasi.
Negativo anche il risultato dell’export di bottiglie e vasetti, rispettivamente del -18.3% e del -30%. Meno preoccupante, invece, la situazione per le importazioni: -11.6% per le bottiglie e +5.5% per i vasetti.
Ma è giusto tenere alta l’attenzione e pretendere un sistema di incentivi che curi e incrementi il ​​valore di una filiera simbolo dell’eccellenza del Made in Italy.


In questo articolo abbiamo parlato dell’industria del vetro, un settore estremamente importante per l’economia del nostro Paese. Perché non dai un’occhiata anche a quello che sta succedendo nell’industria lapidea? Leggi il nostro articolo: “L’Italia al centro dell’innovazione marmorea“.

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