Cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima stagione invernale?

Domanda, prezzi e sostenibilità

La stagione invernale alle porte si preannuncia dinamica e selettiva. Crescono arrivi e presenze, trainati dai mercati esteri; la domanda interna resta robusta ma più “short” e sotto data. 

Nel frattempo, i listini salgono e l’attenzione alla sostenibilità diventa fattore competitivo, non solo reputazionale. 

Numeri chiave

Secondo la nota previsionale Tourism Forecast Winter elaborata da Demoskopika, tra dicembre 2025 e marzo 2026 sono attesi 29,7 milioni di arrivi e 93 milioni di presenze in Italia (+8,2% e +14,3% su base annua), con una spesa diretta stimata di 14,8 miliardi di euro (+9,1%). 

Sarà possibile osservare una forte accelerazione dell’internazionale e componente domestica stabile/lievemente in calo.

stagione invernale e sostenibilità

  • Mercati esteri: 14,4 milioni di arrivi (+21,1%) e 52 milioni di presenze (+28,8%), sostenuti da qualità dei servizi e varietà dell’offerta; indicazioni di permanenze più lunghe e forte interesse per ski + esperienze (wellness, enogastronomia, attività guidate).
  • Italiani: quota 51,5% del totale, con 15,3 milioni di arrivi (–1,7%) e 41,1 milioni di presenze pressoché stabili, cresce l’interesse per short break (soggiorni brevi) e infrasettimanali, con maggiore attenzione a esperienze alternative.

I prezzi lievitano

L’inverno 2025/26 si muove in un contesto di rialzo prezzi: +5,8% in media, con hotel settimana piena +6,3%, weekend/peak +9,7%, scuole sci +4,9%, skipass +4,1%, bar/ristoranti +5,5%.

L’aumento richiede pacchetti più chiari sul valore percepito (servizi inclusi, flessibilità, esperienze), nonché una gestione del pricing calibrata sui picchi di domanda e sui segmenti esteri ad alta spesa.

La chiave sta nella sostenibilità operativa

La competizione passa anche dalla gestione responsabile delle risorse. Oggi circa il 90% delle piste ricorre alla neve artificiale, con consumi idrici annui intorno a 96,8 milioni di m³: un tema che impatta costi energetici, pianificazione degli investimenti e relazione con il territorio. 

stagione invernale e sostenibilità

L’innovazione (efficienza, fonti rinnovabili, processi) è la risposta per conciliare performance economica e criteri ambientali.

Le destinazioni più gettonate

Località come Cortina d’Ampezzo, Madonna di Campiglio e Livigno rafforzano la riconoscibilità internazionale grazie a servizi di qualità e proposta integrata montagna–esperienze. 

Per i comprensori meno noti, la leva è la specializzazione (famiglie, sport specifici, wellness, cultura di valle) e la connessione con l’entroterra.

La stagione invernale 2025/26 presenta trend positivi spinti dall’estero e un contesto di prezzi in crescita. Vince chi governa il mix: valorizzazione dell’offerta, gestione dinamica dei prezzi, efficienza operativa e sostenibilità

Fonti: ansa.it, tgcom24.mediaset.it


Vuoi scoprire quali trend stanno trainando il settore turistico? Allora dai un’occhiata al nostro articolo sul “Capodanno 2026: l’oro del turismo italiano”.

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