Entra nel mondo colorato del marmo
Quando si pensa al marmo italiano, nell’immaginario comune si pensa al marmo bianco di Carrara. Eppure, le varietà cromatiche di questo materiale sono moltissime, una più affascinante dell’altra, a seconda dei minerali presenti e dell’area geografica di provenienza. Scopriamone insieme qualcosa di più.
Da cosa dipende il colore del marmo?
Come si accennava, il colore del marmo si lega alla presenza e alla concentrazione dei minerali in esso contenuti, minerali che, durante il processo metamorfico di trasformazione della roccia, subiscono una ricristallizzazione dovuta alle alte pressioni e all’elevata temperatura. La clorite, ad esempio, crea sfumature sui toni del verde, mentre i micro cristalli di ematite giocano con rosa e rosso. Ogni marmo, quindi, è unico e anche quelli provenienti dalla stessa area geografica possono differire se estratti da cave diverse.
Le varie tipologie di marmo e i loro colori
Marmi calcarei cristallini: rintracciabili principalmente nel Nord e nel Centro Italia, sono composti da cristalli di grandi dimensioni e non presentano impurità all’interno. Si dividono in saccaroidi (il loro aspetto ricorda quello dello zucchero cristallizzato), alabastri (hanno un’origine stalattitica e un aspetto traslucido, rossastro o bruno) e travertino (di colore biancastro o giallo-bruno, con una struttura porosa e ricca di vacuoli).
Marmi calcarei criptocristallini: questi marmi, estratti principalmente nel Sud Italia, hanno sempre una struttura cristallina, ma meno marcata rispetto ai precedenti, da cui differiscono anche per la presenza di fossili antichi, di solito variopinti. Un esempio è il Perlato di Sicilia.
Marmi clastici: sono marmi che hanno venatura dal viola al verde chiaro, con macchie gialle, rosse e grigie. Si formano mediante l’accumulo di piccole parti di roccia, in fossili cementati o in materiali calcarei o silicei. Si trovano principalmente nel Nord-Centro Italia.
Marmi serpentinosi: noti anche come “marmi verdi di Prato”, prendono il nome dal Serpentino, una pietra silicea. Possono assumere anche tonalità che si avvicinano al giallo o al blu. Se ne trovano molti nel Nord Italia.
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