Dal fascino di Versailles alle notti sulla Cotê d’Azur, scopri la storia delle feste in total white
Tra le feste più chic dell’estate, il primato spetta al white party. Che siate in spiaggia a Formentera o in una villa negli Hamptons, non importa: non lasciatevi sfuggire l’occasione di organizzare una festa all’insegna del total white.
Ma qual è la storia del white party?
Il total white tra Versailles e Parigi
È stata Maria Antonietta ad organizzare il primo white party: nel 1784, per celebrare l’arrivo del re di Svezia, la regina impose alla corta di Versailles una festa in bianco. Trent’anni dopo, a Parigi, fu organizzata la Dîner en Blanc (la “cena in bianco”) con cui la moda dei party total white iniziò a diffondersi.
Saint Tropez en blanc
Il white party come lo conosciamo oggi nasce a Saint Tropez, verso la fine degli anni ‘70, con le Soirées Blanches organizzate dal produttore musicale parigino Eddie Barclay. Nella sontuosa villa di Cap Camarat, le notti folli e glamour della crème del jet set dell’epoca si ammantavano di bianco.
Miami: in bianco per l’AIDS
Il 1985 diede anche una connotazione più seria al white party: a Miami si impose un dress code total white per una serata di beneficenza per raccogliere fondi a favore della ricerca contro l’AIDS.
Oggi i white parties continuano a regnare incontrastati, soprattutto d’estate. Sia che rievochino le atmosfere delle Soirées Blanches, sia che seguano la linea del white party di Miami, il loro fascino resta intatto.
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