L’export da record dell’olio EVO italiano

Il mondo continua ad apprezzare il Made in Italy

Il primo semestre del 2025 ha segnato un risultato straordinario per il comparto olivicolo italiano: l’export di olio extravergine d’oliva è cresciuto del +14% in valore rispetto allo stesso periodo del 2024. Un segnale forte e chiaro: il mondo continua ad apprezzare la qualità del Made in Italy, premiando la filiera olivicola nazionale con una domanda in costante espansione.

I numeri dell’export

Secondo l’ultimo report ISMEA, l’olio EVO italiano ha raggiunto ottimi risultati soprattutto sui mercati esteri di maggiore rilevanza. Gli Stati Uniti rimangono il primo importatore extra-UE, con un aumento del 17% rispetto all’anno precedente, seguiti da Germania (+10%), Giappone (+9%) e Francia (+7%).

Interessante anche la crescita nei mercati emergenti, come Brasile e Corea del Sud, che hanno mostrato un rinnovato interesse verso i prodotti italiani di alta qualità, spesso legati alla dieta mediterranea e alle certificazioni di origine.

export olio EVO

Qualità e tracciabilità

Il merito di questo trend positivo va attribuito a una produzione sempre più attenta alla qualità e alla sostenibilità. Cresce infatti la quota di olio certificato (DOP e IGP), che rappresenta una garanzia per i consumatori e un vantaggio competitivo per le imprese.

La tracciabilità della filiera, il rispetto per l’ambiente e il racconto dei territori di origine sono diventati elementi centrali nelle strategie di marketing adottate dalle aziende italiane, contribuendo a rafforzare l’immagine dell’olio EVO come prodotto premium a livello globale.

Le sfide da non sottovalutare

Nonostante i risultati positivi, il settore deve affrontare alcune criticità

  • l’aumento dei costi di produzione, legato sia alla scarsità di manodopera specializzata sia all’andamento climatico sfavorevole in alcune aree;
  • la concorrenza di Paesi produttori come Spagna, Grecia e Tunisia si fa sempre più agguerrita, soprattutto in termini di prezzo;
  • infine, il timore di possibili barriere commerciali nei mercati extra-UE che potrebbero ostacolare la crescita futura dell’export.

export olio EVO

Il ruolo delle reti e del networking

In un contesto così dinamico, è fondamentale per le imprese italiane fare rete, sviluppare sinergie e aprirsi a nuove opportunità di internazionalizzazione. CircoloB2B, in questo senso, si propone come piattaforma strategica di incontro tra produttori, esportatori, consulenti e buyer, facilitando il dialogo e la nascita di collaborazioni concrete.

La crescita del settore olivicolo può e deve passare anche da strumenti innovativi di networking e promozione condivisa.

Fonti: olivoeolio.edagricole.it, tg24.sky.it, italianfoodnews.com, ismeamercati.it


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