A Monza si decide il futuro dell’automotive europeo
L’Automotive Regions Alliance (Ara), l’alleanza che coinvolge 36 regioni europee nel tentativo di agevolare la transizione ecologica dell’industria automobilistica e dell’indotto, nei prossimi tempi sarà guidata dalla Lombardia.
Dal 1 gennaio 2025, la presidenza dell’Ara sarà occupata da Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia. Guidesi, che è stato eletto nel corso della conferenza annuale dell’Ara svoltasi all’autodromo di Monza, vede così maturare i frutti di un percorso biennale intrapreso dal sistema lombardo per salvaguardare un settore strategico (100.000 lavoratori, oltre 30.000 imprese con un fatturato totale di oltre 40 miliardi di euro – dati Lombardia) per la competitività in Europa.
Il biennio passato
Nei due anni appena trascorsi, sia a Lipsia che a Pamplona, la Lombardia si è presentata come protagonista ai tavoli delle assemblee dell’Ara, sostenendo il principio della neutralità tecnologica, la necessità di tutelare il settore dell’automotive, a partire dai posti di lavoro, e l’importanza del raggiungere gli obiettivi ambientali imposti dalla precedente Commissione Europea. A Pamplona, inoltre, la Lombardia è riuscita nell’impresa di mettere d’accordo sulle proprie posizioni le 8 regioni italiane coinvolte nell’Alleanza, indipendentemente dai colori politici.
Al Cluster Lombardo della Mobilità, in aggiunta, va il merito di uno studio che conferma le potenzialità dei carburanti rinnovabili e che ha coinvolto tutta la filiera del settore, dalle università e dai centri di ricerca, alle associazioni di categoria.
Neutralità tecnologica
Al centro della nuova dichiarazione dell’Ara firmata a Monza, la neutralità tecnologica e l’obiettivo di arrivare alla mobilità stradale a zero emissioni, rispettando l’ampia varietà di situazioni di mobilità e quindi integrando l’elettrico con tecnologie alternative, climaticamente neutre dalla produzione all’impiego.
Secondo la visione promossa, l’UE non dovrebbe imporre ai cittadini la tipologia di automobile e di propulsione da utilizzare, ma dovrebbe focalizzarsi sulla definizione degli obiettivi ambientali da raggiungere. Ai singoli territori verrebbe così lasciata la libertà di scegliere le soluzioni tecnologiche più adeguate: elettrificazione, idrogeno o combustibili alternativi.
Cambiamenti anche in materia di auto storiche: per la Lombardia è necessario escluderle dai vincoli sugli obiettivi climatici, visto che per determinare il reale impatto sull’ambiente di un automezzo, non ci si può limitare al solo fattore emissioni, ma occorre considerare tutto il ciclo di vita del prodotto, a partire dalle fonti per la produzione dell’energia.
Le parole di Fontana e Guidesi
All’apertura della plenaria, il Presidente della Regione, Attilio Fontana, ha dichiarato: “La presidenza per la Lombardia arriva al culmine di un lavoro politico che abbiamo portato avanti in questi anni per tessere alleanze con i territori, in modo da portare l’Unione europea ad assumere posizioni di maggiore buon senso rispetto alla transizione del settore automotive”.
Fontana ha proseguito sottolineando che “per una transizione ecologica razionale, occorre sviluppare tutte le opportunità che la scienza ci offre, senza limitare le scelte all’elettrico come sta facendo l’Unione Europea in maniera superficiale. Abbiamo un consistente numero di aziende, lavoratori e di piccole e medie imprese dell’indotto che operano con grande professionalità, alta tecnologia e innovazione: vogliamo tutelare questo patrimonio lombardo in tutte le sedi utili”.
Guidesi, invece, ha commentato: “L’Alleanza delle 36 Regioni ed il lavoro tra le Regioni stesse saranno fondamentali per cercare di portare proposte concrete alla prossima Commissione Europea. Idee che permettano all’Automotive di restare anche in futuro un settore strategico. Ora il primo passo è quello di farsi ascoltare dalla nuova Commissione affinché i dovuti correttivi possano salvare un settore estremamente importante per la nostra economia”.
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