Il viaggio della ceramica verso la sostenibilità
L’industria ceramica globale si trova di fronte a una sfida senza precedenti: ridurre le emissioni di CO₂ e abbracciare la sostenibilità.
Tra i settori più difficili da decarbonizzare, i cosiddetti hard to abate, figurano industrie ad alta intensità energetica come la siderurgia, il cemento e la ceramica che, messe insieme, generano il 20% delle emissioni italiane di CO₂ totali, di cui circa l’1% è attribuibile alla sola industria ceramica. La loro complessità deriva dall’uso massiccio di combustibili fossili e dalla natura intrinseca dei processi produttivi, spesso caratterizzati da alte temperature e consumi energetici elevati.
Per affrontare questa sfida, si stanno sviluppando tecnologie innovative che puntano su fonti energetiche alternative e processi più efficienti. Tra queste, l’idrogeno verde emerge come una delle soluzioni più promettenti. Generato attraverso l’elettrolisi dell’acqua alimentata da energie rinnovabili, l’idrogeno verde offre una via praticabile per ridurre drasticamente l’impatto ambientale dei settori hard to abate, compresa l’industria ceramica.
Decarbonizzazione dell’industria ceramica: obiettivi e soluzioni
L’industria ceramica, un pilastro del Made in Italy, contribuisce significativamente all’economia nazionale, ma rappresenta anche una fonte importante di emissioni. Il processo di produzione, che prevede l’essiccazione e la cottura a temperature estremamente elevate, dipende ancora fortemente da combustibili fossili, con un conseguente impatto ambientale.
Negli ultimi anni, il settore ha compiuto passi avanti significativi verso la sostenibilità. Tra le strategie adottate figurano l’ottimizzazione dei processi produttivi, l’uso di energie rinnovabili e l’implementazione di soluzioni basate sull’idrogeno verde.
L’adozione di tecnologie avanzate, come l’integrazione di sistemi di recupero energetico e l’uso di materiali a basso impatto, rappresenta un ulteriore passo verso la carbon neutrality.
La prima industria ceramica green…
Un esempio straordinario di trasformazione sostenibile è rappresentato dal progetto pionieristico di un’azienda italiana che ha inaugurato il primo stabilimento ceramico alimentato ad idrogeno verde. Situato a Castellarano (RE), questo impianto segna una svolta nel panorama industriale globale.
Lo stabilimento sfrutta un sistema di due elettrolizzatori temporanei dalla potenza complessiva di 120 KW elettrici, alimentati da energia rinnovabile, che possono arrivare a produrre complessivamente 20 metri cubi di idrogeno verde all’ora dall’acqua, riducendo drasticamente le emissioni di CO₂.
L’obiettivo è ambizioso: raggiungere la carbon neutrality entro il 2030, contribuendo al contempo a ridefinire gli standard globali di sostenibilità nel settore ceramico.
…e la prima lastra
Un altro traguardo simbolico è stato raggiunto con la produzione della prima lastra ceramica realizzata interamente con idrogeno verde. Il prodotto, oltre a rappresentare un’innovazione tecnica, incarna i valori di qualità, design e rispetto per l’ambiente che da sempre caratterizzano il Made in Italy.
La Ceramica 4D, dove le 3 dimensioni “spaziali” si uniscono alla quarta dimensione della tecnologia sostenibile, non solo soddisfa gli standard estetici più elevati, ma dimostra anche che è possibile produrre a zero emissioni senza rinunciare all’eccellenza.
La sfida ora è quella di estendere questi modelli di successo su scala globale, promuovendo collaborazioni tra aziende, istituzioni e partner tecnologici per accelerare la decarbonizzazione e creare un impatto duraturo.
Se vuoi approfondire le tue conoscenze nel mondo delle ceramiche, leggi il nostro articolo: “Ceramiche d’autore: un incontro tra design e tradizione“, non te ne pentirai!