Nel Nord Italia della ceramica

Esplora i centri di produzione ceramica del Nord Italia

Che in Italia la produzione di ceramiche vanti una tradizione di tutto rispetto non è di certo un mistero. Generalmente, quando si affronta il tema, si ricordano città come Faenza, Vietri sul Mare, Caltagirone o Deruta, con una ricchissima produzione alle spalle, che si radica nell’Italia centro-meridionale. Anche il Nord Italia, però, nasconde delle piccole chicche in fatto di ceramica, tutte da scoprire. 

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Le ceramiche piemontesi

In Piemonte, sono due i centri di produzione ceramica da ricordare: Mondovì (CN) e Castellamonte (TO), definita anche “la città dei pignattai”. A Castellamonte, alla fine del Settecento, è nato Franklin, il primo caminetto in terracotta con circolazione ad aria e fuoco visibile. Questa stufa è prodotta ancora oggi in tre fabbriche storiche ed il suo design capace di coniugare presente e passato la rende un oggetto d’arredo senza tempo. 

A Mondovì, invece, la produzione ceramica si è sviluppata a inizio Ottocento, dando vita ad oggetti d’uso comune, con motivi semplici e popolari, come il galletto, ancora oggi emblema delle creazioni monregalesi. Anche se nel Novecento la produzione è diventata seriale e le decorazioni si sono fatte più pulite e di gusto internazionale, la tradizione della “Vecchia Mondovì” continua a vivere grazie ai laboratori artigiani.   

La produzione ligure

Nella riviera di Ponente, in provincia di Savona, Albisola Superiore e Albissola Marina vantano una rinomata tradizione nella ceramica artistica, iniziata nel Rinascimento. Le maioliche di Albisola si distinguono per i colori brillanti, come il blu, il giallo e il verde, spesso utilizzati per rappresentare motivi floreali, marini e religiosi. Le due cittadine sono note anche per le loro ceramiche futuriste, dai colori sgargianti e dalle forme eccentriche. 

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L’arte lombarda

In Lombardia, le città più celebri per la produzione ceramica sono Lodi e Laveno Mombello (VA). A Laveno si lega l’esperienza della Società Ceramica Italiana, che tra XIX-XX secolo è diventata famosa per i suoi servizi da tavola finemente decorati.

A Lodi, la produzione fittile ha una storia antichissima, che risale ai tempi degli Etruschi; il secolo d’oro per le sue maioliche, però, è stato il Settecento. Tra i decori caratteristici delle ceramiche di questa città si ricordano l’ornato blu di Delft a gran fuoco e i decori floreali ottenuti tramite la tecnica di cottura a piccolo fuoco. 

Le ceramiche venete

A Nove e a Bassano del Grappa, entrambe in provincia di Vicenza, si sono prodotte per anni maioliche e ceramiche per la Serenissima. Caratterizzate da un impasto fine e decori ricchi e brillanti, le ceramiche di questi territori hanno conosciuto nel tempo diversi cambiamenti stilistici, con un legame costante con le arti figurative. 


Se hai apprezzato questo articolo, non perderti “L’arte delle ceramiche conquista il mondo”!

 

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